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La storia di Rudy

rodolfo_valentinoRodolfo Valentino (il suo vero nome era Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina D’Antonguella) nacque a Castellaneta, in provincia di Taranto, il 6 maggio del 1895 e morì a New York il 23 agosto del 1926 a soli 30 anni.
Rodolfo Valentino voleva aspirava a diventare attore, ed emigrò a 18 anni negli Stati Uniti, nella speranza di avere successo e trovare al sua strada. La trafila nel cinema fu dura: prima fece la comparsa, l’ubriaco, il mendicante e poi cominciò ad avere le prime parti, il primo successo nel 1921 con il film I quattro cavalieri dell’apocalisse. Grazie a questo film e alla sua bellezza magnetica, come si diceva all’epoca, Valentino (così era chiamato semplicemente dalle sue fan) divenne il primo vero divo della storia del cinema che a quell’epoca era muto. Altri suoi film furono Lo sceicco, sempre nel 1921, Sangue e arena nel 1922 e Il figlio dello sceicco, l’ultimo uscì nel 1926,l’anno della sua morte.

Rodolfo Valentino era soprannominato Latin Lover, piaceva molto alle donne. Si sposò due volte, ma violò una legge della California per cui non ci si poteva sposare prima di una anno dalla data di divorzio e fu arrestato per bigamia.

Valentino morì il 23 agosto del 1926 alle ore 12 e 10 di peritonite a New York, dopo otto giorni di sofferenza. All’annuncio della sua morte si dice che due donne tentarono il suicidio davanti all’ospedale, a Londra una ragazza si avvelenò davanti alla foto con dedica di Rudy, e un fattorino dell’ascensore del Ritz di Parigi fu trovato morto su un letto coperto di immagini dell’attore.

Furono celebrati 2 funerali uno a New York, l’altro a Hollywood. Mentre il cadavere di Valentino era esposto solennemente alla Campbell Funeral Home, le strade di New York diventarono la scena di un delirio collettivo mai verificatosi prima.

A Castellaneta, in provincia di Taranto, è ricordato da una lapide sulla casa natale in Via Roma, da un monumento in ceramica alla fine della Passeggiata a lui intitolata e da un Museo documentario presso l’ex-Convento di Santa Chiara, nel cuore del Centro Storico.

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